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L’età dei no

Quando il bambino diventa più grandicello, tra i 2 e i 3 anni per intenderci, inizia la fase dei NO. In questa fase è importante creare un ALLEANZA col bambino perchè comincia ad essere difficoltoso imporre REGOLE….

Il momento del vasino

I bambini cominciano ad avvertire lo stimolo della pipì a 1 anno e mezzo circa, sono pronti per la pupù a 2 anni. E’ bene non superare questi termini ma iniziare a togliere il pannolino poichè si corre il rischio che il bambino continui a farsela addosso per pigrizia.

Le mamme dovranno naturalmente mettere in conto che qualche pipì la farà per terra, ma sono cose che vanno eccettate senza drammatizzazioni.

Bisognerà abituare a mettere il bambino sul vasino, con pazienza, tutti i giorni alla stessa ora,


La cesta dei giochi

Nella cesta dei giochi dei bambini devono esserci sempre animaletti e pupazzi questo sia che si tratti di maschietti che di femminucce. Poi non devono mancare delle macchinine che rappresentano il conflitto, con queste infatti egli riproduce gli scontri, è importante che il bambino le generi, le riproduca.


Lo svezzamento

Dopo i 5 mesi di vita, il bambino passerà dal latte materno come unica fonte di nutrimento, allo svezzamento, quindi agli alimenti solidi. Quando il bimbo introduce una pappa, quindi il “cucchiaino”, non bisognerà più tenerlo in braccio ma seduto nell’infant seat o seggiolone, in modo tale che capisca che il cambiamento è anche un cambiamento di posizione oltre che di alimentazione. A 8 mesi si può già cominciare a dargli in mano il cucchiaino vuoto, in modo che prenda confidenza con lo strumento. Inizialmente lo butterà a terra più e più volte per misurare le distanze, il suono, il materiale di cui è fatto ecc..


Il pensiero bambino

Il modo di pensare infantile dura fino ai 12 anni circa (pensiero primario), poi piano piano si modifica e si arricchisce diventando pensiero adulto (pensiero secondario).

Il bambino possiede il PENSIERO MAGICO, il pensiero senza continuità. Per esempio, vi siete mai domandati perchè un bambino piange quando la mamma si allontana? Perchè per lui la persona che va via E’ SPARITA. Quando la figura più importante della propria esistenza si allontana, il bambino è disperato perchè pensa che non tornerà più. Quando poi invece la vede comparire, per lui ogni volta è un vero e proprio schock.


Ogni cosa a suo tempo

Ogni ritardo comporta un RITARDO – Ogni sviluppo comporta uno SVILUPPO.

Da zero a tre anni il bambino è TUTTO CORPO, ed è in questo lasso di tempo che è il momento di introdurre gli insegnamenti della fase dello sviluppo, come la pulizia, l’alimentazione, il vestimento, insomma tutto ciò che porta un essere umano verso un principio di autonomia. Al bambino però piace giocare, (fase anale) per questo tutto ciò che deve imparare (lavarsi, vestirsi, mangiare da solo, lavare i denti ecc…) deve essergli proposto sotto forma di gioco.

I genitori devono essere molto pazienti…


L’integrazione corporea

Abbiamo detto che il bambino da zero a tre anni sviluppa il suo corpo e a 3 anni sa di essere maschio o femmina, ed è completo nel suo sviluppo cororeo.

In questa fase si verifica anche uno sviluppo di INTEGRAZIONE MENTALE, cioè il bambino comincia ad avere la percezione del proprio corpo, quindi integra il suo sguardo, sa che può vedere, sa che può masticare, ha la percezione del suo apparato digestivo boccale/orale, poi a circa un’anno e mezzo integra nella mente la conoscenza del suo apparato urinario.

Il bambino impiega circa 1 anno ad integrare la sua consapevolezza


Corpo e personalità

bimboUn bambino appena nato è una TOTALITA’ POSSIBILE. Ci può essere e ci deve essere un ambiente facilitante che aiuti il bambino a sviluppare le sue potenzialità. I bambini da zero a tre anni non hanno ancora una loro identità, loro sono ciò che la loro mamma descrive: “comè capriccioso, com’è dormiglione, com’è monello il mio bambino…”