Proposta indecente

Ieri navigando inCalcolatrice internet mi sono imbattuta in un offerta di lavoro: una famiglia cercava una baby sitter disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, + disponibilità di 1 sera a settimana + disponibilità ad effettuare pulizie in casa, tutto questo per un compenso di 700 euro!?!?!?!?!?

Scusate ma non ci ho visto più e ho prontamente fatto un reply invitando l’autore di tale annuncio a VERGOGNARSI di una simile offerta.

Facciamo un paio di conti:


“Il bimbo dorme, quindi!!!”

clessidra2Quante volte nella contrattazione del compenso vi sarete sentiti muovere la seguente obiezione: “… he ma il bimbo poi dorme almeno 2/3 ore, dunque..!!”

Sia chiaro per le baby sitter e per mamme e papà: quello che una tata mette a servizio della comunità è quanto di più prezioso e costoso esiste al mondo: IL TEMPO.

Vendere tempo significa offrire UN SERVIZIO giusto, poichè io non vendo nessun prodotto, ma metto a disposizione il mio tempo per accudire il bimbo di qualcun’altro.


Parliamo di prezzi

Hai deciso di fare la baby sitter o la tata?  bene, e qui viene il bello: quanto chiedere?!?

Mediamente nella mia citta una donna delle pulizie chiede 10 euro l’ora, e le responsabilità più grosse sono quelle di rompere un bicchiere, di bruciare una camicetta, di dare troppo da mangiare al pesciolino rosso rischiando che schiatti ecc…ecc.. ma una tata!

Una tata che ha su di se la responsabilità della vita di un altro esserino umano, che svolge un ruolo di fondamentale importanza nell’educazione e nell’accudimento del bambino in assenza delle figure genitoriali …. beh una tata se chiede più di 6 euro l’ora, in nero si intende, viene guardata con lo sguardo di chi ha appena raccontato una divertentissima barzelletta, o meglio ancora accusata di volersi spacciare come la “mery poppins” del 2000.

Ragazze, baby sitter, tate di tutto il mondo, ribellatevi: avere un figlio non è un obbligo, decidere di andare al lavoro piuttosto che rimanere a casa a crescere i proprio figli, qualche volta non se ne può fare a meno certo, altre volte è una libera scelta. Per questo quando proponete ad una famiglia la vostra tariffa, non sentitevi in colpa come chi sta rubando soldi a un mendicante, ma cercate di capire dall’arredamento, dall’abbigliamento, da ciò che vi sta intorno che tenore di vita anno.

Sulla base di questo deciderete se applicare una tariffa standard senza alcuno sconto, o se andargli incontro applicando un piccolo ribasso, ma non esagerate: non state facendo del volontariato, e non è certo colpa vostra se loro hanno bisogno di una baby sitter. Loro hanno bisogno di una persona competente e di fiducia che svolga un buon servizio, e voi avete bisogno di un lavoro ben pagato.

Se nonostante capitiate in una famiglia visibilmente benestante mamma e papà non sono disposti a darvi ciò che chiedete, non accettate di giocare a rimpiattino, passate al prossimo: questo accresce la vostra autostima e la fiducia nelle vostre capacità.

E ai genitori dico: se una baby sitter si accontenta di poco, è il caso di fidarsi?