La scaletta della giornata

AgendaQuando si entra a far parte di una nuova famiglia, è importante, una volta trascorsi i primi giorni costruirsi uno “schema della giornata tipo”, soprattutto se l’impegno con quel bambino è di tante ore giornaliere.

Questo è fondamentale sia per il bambino, che generalmente ha bisogno di un ambiente “routinario” in cui fare sempre le stesse cose, sia per la tata che in questo modo svolgerà la sua professione seguendo una scaletta ed evitando di annoiarsi, o di far annoiare il bambino.

Quindi, entrati in famiglia si compilerà un programma in cui dovranno essere elencati tutti i momenti salienti della giornata:

Ovviamente tra un’attività e l’altra rientreranno anche i momenti dedicati alla pulizia, come i cambi pannolino e la vestizione mattiniera se non è la mamma a farlo.

Una copia del programma della giornata dovrà essere consegnato a mamma e papà: per i genitori sapere sempre che cosa stanno facendo i loro figli nelle varie ore della giornata mentre loro sono al lavoro è MOLTO RASSICURANTE.

Nei post che seguono analizzerò nel dettaglio i vari momenti della giornata.

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Commenti (5)

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    ketty

    |

    Ciao, scusate ma sono disperata, e ho bisogno di aiuto nel gestire mio figlio di 21 mesi, sono sola in questa avventura, il problema e’ questo: non riesco a dargli orari, malgrado abbia provato in tutti i modi, mangia e dorme quando vuole, anzi non vuole proprio dormire mai, quando e’ evidente che ha sonno devo prenderlo quasi di forza per addormentarlo, per la sua e la mia serenita’ perche’ chiaramente diventa nervosissimo. Abbiamo un bel raporto, parliamo, giochiamo, lo porto al parco, ma non riesco a dargli delle regole, in casa tocca tutto, combina continuamente guai, ho provato a far finata di niente, ho provato a parlargli, ho provato a rimproverarlo, ma niente fa’ sempre cio’ che vuole, e’ un bimbo di carattere che pero’ diventa testardaggine e prepotenza. Aiutatemi,come mi devo comportare?

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    Siria

    |

    Ciao Ketty, e grazie anche a te per aver visitato il nostro sito.
    Dunque dunque: partiamo dalla fine del tuo messaggio, dal punto in cui dici che tuo figlio in casa tocca tutto.
    Quando dici che fa sempre ciò che vuole intendi che prende tutto ciò che desidera in casa? Questo non vuol dire essere testardi, ma solo curiosi, meno male che è così.
    Credimi, non ha una malattia rara, è semplicemente curioso come tutti i bambini, e il suo modo per conoscere gli oggetti è quello di toccarli, le mani sono uno strumento di conoscenza, non puoi negarglielo. Quando si hanno bimbi piccoli in genere si sposta tutto ciò che può essere pericoloso o fragile fuori dalla portata dei bambini.
    Invece che rimproverarlo quando tocca qualcosa perchè non gli spieghi cos’è quella cosa o a cosa serve? Il tono del tuo messaggio mi sembra nervoso, tuo figlio questo lo avverte. Con i bambini bisogna sempre usare un tono di voce pacato, tranquillo, la tranquillità trasmette tranquillità, anche quando si sta dicendo qualcosa di serio il tono deve essere fermo e deciso e non nervoso o irritato: i bambini sono delle spugne e assorbono anche gli stati d’animo.
    Per quanto riguarda gli orari, dovresti cercare di non dargli da mangiare se non negli orari canonici, anche se te lo chiede: esistono degli orari in qui si mangia, si gioca, si fa la nanna, questo va spiegato ai bambini.
    Forse tuo figlio non è stato abituato sin da più piccolo a ritmi costanti e regolari, non è troppo tardi per ricominciare, sia per le pappe che per le nanne.
    Fuori orario non si mangia, e quando è ora di fare la nanna, si fa la nanna, anche una mezz’oretta.
    Vorrei consigliare anche a te, come già ho consigliato a Valentina, per quanto riguarda la nanna di creare un ambiente tranquillo, di utilizzare quei bellissimi carillon con la cordicella che hanno quelle dolcissime melodie apposta per la nanna, io ho constatato, anche con bambini che non ne volevano sapere di dormire, che funziona. Magari non la prima volta, non la secondo, ma dopo diversi tentativi ora uno dei bimbi che tengo, che prima dormiva poco o niente e impiegavo più di mezz’ora per farlo addormentare, ora si addormenta in 10 minuti e dorme più di 2 ore (parlo della nanna pomeridiana) mentre prima faceva 1 ora e mezza scarsa. Io ho adottato questo sistema con i bimbi che accudisco, beh devo dire che funziona, non arrenderti al primo tentativo, tuo figlio deve avere il tempo di abituarsi alla nuova modalità.
    Vedrai che col tempo, dormendo qualche ora in più, sarà anche meno monello e regolare nei suoi ritmi.
    Buona fortuna
    Tata Siria

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    ketty

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    Hai ragione siria, il tono e’ nervoso perche’ sono stanchissima. Volevo chiarire alcuni punti pero’, io il bimbo lo lascio libero di muoversi e agire a suo piacimento, perche’ e’ giusto che esplori, e le cose pericolose sono state eliminate o messe in alto da tempo, pero’ lo trovo arrampicato sui mobili perche’ vuole aprire le ante dei pensili, con l’enorme rischio che cade, per quanto libero non gli si puo’ permettere di farsi male non credi? gli spiego a che servono i vari utensili,ma poi lui li vuole usare come facciamo noi grandi, sempre con rischio di farsi male.
    Il fare cio’ che vuole e la testardaggine consiste nel fatto che non lo si puo’ distrarre dalle sue pratiche pericolose, se magari gli propongo un giochino lo tira per aria. Scusa l’insistenza ma non so’ proprio che fare, e con chi parlare.
    Grazie della tua disponiblta’.

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    Siria

    |

    Ciao Ketty, ben ritrovata.
    Non vorrei esserti sembrata troppo rigida nella mia risposta al tuo appello, se così fosse stato credimi non era nelle mie intenzioni. Capisco l’esasperazione di un genitore che non riesce a farsi ascoltare dal proprio figlio, ma ricordati che l’adulto sei tu, tuo figlio è perfettamente in grado di capire se hai il polso della situazione o se sei cedevole e gli permetti di continuare senza essere disturbato le sue “pratiche pericolose” come tu stessa sostieni. Questo non deve accadere, i bambini devono capire chi comanda, e sia chiaro, non a suon di botte intendiamoci, (anche se qualche sculaccione ogni tanto male non fa), ma a suon di regole, anche se vietargli di fare ciò che per lui può essere pericoloso può provocare pianti e strilla. Noi adulti dobbiamo essere in grado di sostenere i pianti e le strilla dei bambini, d’altra parte le lacrime non hanno mai ucciso nessuno. Non vorrei sembrarti troppo semplicistica, anche perchè non conosco te nè tuo figlio quindi posso solo darti consigli sulla base di ciò che mi racconti, ma ti consiglio, per un analisi più approfondita e per avere un consiglio da esperti nel settore, di rivolgerti ad uno psicologo infantile.
    Ho trovato un sito molto carino che penso possa fare al caso tuo, potresti sempre provare ad inviare una mail raccontando il tuo problema, sono sicura che altre famiglie vivono situazioni analoghe e la dott.ssa potrà consigliarti per il meglio. Fammi poi sapere com’è andata così nel caso posso consigliarla anche ad altri.
    Questo il sito http://www.psicologoinfantilepivabologna.it/
    Buona fortuna
    Tata Siria

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    mamma2008

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    Ho letto i commenti di Ketty…e volevo dire anche la mia.
    In effetti anche il mio molte volte quando sta facendo qualcosa che non deve e gli dico che non deve lui DEVE FARLO perchè strilla si arrabbia….ma se io gli sto dietro, e gli faccio fare insieme a me spiegando che da solo non si fa, e gli faccio vedere come si fa senza farsi male….non sempre ma spesso lui lo fa e poi riesco a fargli fare qualcosa alla sua portata….Ad esempio mentre cucino e vuole aprire i cassetti e tirare fuori quel che c’è dentro (anche forbici coltelli…) gli faccio fare qualcosa del tipo aiutarmi….a sistemare la lavastoviglie, ad apparecchiare, a tagliare le verdure e dopo un po’ se ne sta tranquillo ad osservarmi contento di avermi aiutato…oppure l’altro giorno ha visto che in una presa non era attaccata la solita spina (invece della lampada c’era l’aspirapolvere) e voleva mettere tutto come al solito allora per farlo contento lo abbiamo fatto insieme, staccato l’aspirapolvere, riattaccata la lampada e quando ha cercato di staccare la lampada e gli ho detto “tranquilla!!” non si fa adesso rimane questa attaccata come al solito…l’abbiamo appena sistemata, lui è uscito dalla stanza per andare a fare altro…saranno dei casi….ma spesso funzionano. E’ proprio vero del tono…alle volte la stessa cosa detta dal papà magari un po’ agitato non viene ascoltata detta da me (che magari faccio finta di essere tranquilla!!) viene ascoltata maggiormente!!! questi bimbi….ne sanno sempre una più di noi!!

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