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Il pensiero bambino

Il modo di pensare infantile dura fino ai 12 anni circa (pensiero primario), poi piano piano si modifica e si arricchisce diventando pensiero adulto (pensiero secondario).

Il bambino possiede il PENSIERO MAGICO, il pensiero senza continuità. Per esempio, vi siete mai domandati perchè un bambino piange quando la mamma si allontana? Perchè per lui la persona che va via E’ SPARITA. Quando la figura più importante della propria esistenza si allontana, il bambino è disperato perchè pensa che non tornerà più. Quando poi invece la vede comparire, per lui ogni volta è un vero e proprio schock.

Fino a 3 anni nel pensiero del bambino non c’è CONTINUITA’, per esempio se la mamma sgrida il suo piccolo, passato quel momento per lui è finito; provate a pensare quando si sgrida un bambino piccolo e lui magari si mette a ridere: nella sua testa non essendoci continuità si sviluppa il seguente pensiero: “ora mi sgrida, ora non mi sta più sgridando”, esattamente come nella situazione il cui la mamma si allontana e nasce la paura dell’abbandono il suo pensiero sarà “ora c’è, ora non c’è più”.

Il bambino inoltre fino ai 12 anni non è in grado di usare la LOGICA, per questo è si importante spiegare sempre il perchè delle scelte fatte, ma le spiegazioni devono essere sempre semplici e a misura di bambino.

Se chiedo ad un bambino che ha una sorellina, “Pietro, tu hai una sorellina?”, lui risponderà si, ma se subito dopo gli chiederò “e Sara ha un fratellino?”, lui risponderà no perchè il bambino non è in grado di fare associazioni.

Quindi se dobbiamo lavare le manine per andare a tavola, non sarà necessario spiegare che le mani si lavano perchè ci sono germi e batteri che potrebbero essere nocivi ecc… ecc… Semplicemente dovremo spiegare che dobbiamo lavare le mani perchè sono sporche.

 

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