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Il momento della verità

Avete accettato di lavorare per una famiglia, avete concordato di fare qualche giorno di “inserimento” per conoscere il bambino e instaurare un legame, e ora è giunto il momento di trovarvi faccia a faccia voi e il “vostro” diavoletto.

La notte prima avete dormito poco e male al pensiero di trovarvi sole con il marmocchio magari in preda ad una “crisi di mammite acuta” talmente profonda da non saper che fare.

Rassegnatevi, prima o poi questo momento deve arrivare, e la cosa migliore è che arrivi il prima possibile così da verificare di essere in grado di affrontare tutte le fasi importanti della giornata: pappa, cambio pannolino, passeggiata al parco, nanna, ecc ecc..

Che soddisfazione dopo qualche giorno di affiancamento con il genitore constatare che da sola ce la puoi fare, ma che fatica però.

Oggi per me è stata una giornata campale: dopo 3 giorni con Matteo e mamma Luisa, oggi è giunto il momento di trascorrere con Matteo 5 lunghissime ore…. La passeggiata al parco non è andata male, il rientro a casa un disastro.

Ogni oggetto, quadro, angolo della casa evocava nella mente di Matteo quella dolce e morbida figura femminile: LA MAMMMMMMMAAAAA.

Ho trascorso 10 minuti di profonda crisi esistenziale nel tentare di calmare quelle urla strazianti che mi perforavano i timpani, non ho mai conosciuto un bimbo con delle corde vocali così portentose.

A nulla sono servite le mie dolci carezze, abbracci, coccole,… le polpette della mamma hanno fatto il miracolo. Fame?!? Auguro a quei poveri genitori che non si verifichi mai un periodo di carestia: sarebbe la fine.

Dopo la pappa addirittura cambio di pannolino, da non credere, e finalmente dopo avere urlato e strillato e torturato quelle povere corde vocali, stremato da quella fatica indicibile FINALMENTE NANNA!!

Tempo di addormentamento, 3 minuti: queste sono soddisfazioni.

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